L’Economia Circolare diventa sia obiettivo che driver di sviluppo per il distretto produttivo di Prato grazie al patto siglato a gennaio tra Regione Toscana, Comune di Prato, Alia servizi ambientali e, per il Distretto, Confindustria Toscana Nord, Cna Toscana, Confartigianato Toscana e Astri (l’associazione del tessile riciclato). L’obiettivo del patto è favorire la formazione di filiere certe e stabili dalla lavorazione fino alla destinazione degli scarti e al reimpiego o, laddove questo non sia possibile, agli impianti di incenerimento o alle discariche.
L’Assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni, ha sottolineato l’importanza di aver lavorato di concerto tra Regione e Comune e le rappresentanze di Confindustria, Confartigianato, Cna e Astri per consentire al distretto di superare, nella gestione degli scarti della lavorazione, la frammentazione data dalle piccole e micro imprese, sperando di incidere positivamente anche sui costi.
Il ‘Patto per il Tessile’ mette in campo politiche e azioni per favorire lo sviluppo dell’economia circolare nel distretto del tessile e la creazione di condizioni che consentano una raccolta a rete dei rifiuti speciali, insieme all’individuazione di nuove opportunità alle quali potranno accedere gli operatori. Il Distretto del tessile solleciterà le imprese ad accrescere la qualità della selezione dei propri rifiuti per favorirne il trattamento, definirà progetti per la riduzione e il riciclo degli scarti delle produzioni, realizzerà approfondimenti sul riuso diretto nel ciclo industriale e individuerà possibili modalità di recupero energetico e di smaltimento.