L’economia circolare come mezzo che apre l’industria alla creatività. Infatti vecchi computer, schermi e telefonini sono “miniere” di metalli preziosi e terre rare, mentre dagli scarti dell’industria casearia possono nascere bottiglie e vaschette di plastica green, 100% biodegradabile. Sono solo alcune delle soluzioni tecnologiche per l’economia circolare presentate da ENEA ad Ecomondo.
Si può creare ricchezza attraverso la creazione di packaging innovativi e anche con un nuovo utilizzo dei rifiuti elettronici.
Esiste un progetto per produrre bioplastica per il packaging alimentare che si chiama Biocosì e che ha appena vinto il premio “Agrifoodmaker 2019” per l’Innovazione nel settore dell’agricoltura e dell’alimentazione, promosso tra gli altri dal Ministero delle Politiche agricole alimentari. Il progetto nasce dalla volontà di arrivare a riciclare circa l’80% degli scarti della produzione di burro e formaggi, attraverso una duplice innovazione: da un lato, il recupero differenziato di tutte le componenti del siero e, dall’altro, la produzione di bioplastica biodegradabile e bioderivata dal lattosio stesso. ENEA sottolinea che il processo eco-innovativo, è stato sviluppato dai propri ricercatori del centro di Brindisi in collaborazione con la start-up pugliese EggPlant, si ispira al principio ‘zero-rifiuti‘ dell’economia circolare e risponde a esigenze etiche e ambientali, ma anche economiche, perché consente di tagliare di circa il 23% il costo unitario di produzione.
Per quanto riguarda il processo hi-tech, brevettato da ENEA, per estrarre metalli preziosi (oro, argento e platino) e materie prime strategiche da Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), permette di reimpiegare tali materiali per realizzare nuovi prodotti: telefoni cellulari, cavi di fibre ottiche, celle fotovoltaiche, turbine eoliche, rilevatori all’infrarosso, leghe leggere in alluminio. Attualmente solo il 30% dei circa 10 milioni di tonnellate di RAEE prodotti in Europa viene gestito correttamente, mentre con adeguate procedure di raccolta e di riciclo si potrebbero recuperare ben 186 tonnellate di argento, 24 tonnellate di oro e 7,7 tonnellate di platino.