Ancora una buona notizia dal mondo delle “giovani neolaureate” che grazie alle loro intuizioni sviluppano idee green che, infatti, vengono valorizzare dall’Enea che le premia per l’alto livello di eco-innovazione. Parliamo dell’idea di Francesca Pianca, 24 anni, neolaureata in Scienze dell’alimentazione all’università Campus Bio-Medico di Roma che ha ideato un processo per trasformare lo scarto della lavorazione della birra in nuova materia prima utilizzabile in altri processi industriali.
Punto di partenza è la consapevolezza che ogni 100 litri di birra si scartano 20 chili di trebbie: un mix di malto d’orzo e acqua che, dopo la macerazione, esce dal processo produttivo. Questo “scarto” contiene molte virtù nutrizionali, ma nel migliore dei casi finisce nei mangimi per animali e nel peggiore diventa rifiuto. Da questa consapevolezza nasce l’dea di cercare un modo per valorizzare questo scarto e farlo diventare una risorsa.
Con altre due sue compagne di corso Lucia Maddaloni e Ilaria Paoletti, e con il supporto di due docenti, Francesca ha lavorato su due progetti per “cambiare il finale” alle trebbie dell’industria birraria: solo in Italia se ne producono quasi 200mila tonnellate l’anno, di cui solo il 30% viene riutilizzato, perlopiù in zootecnia.
Quindi il team ha ideato un processo per trasformare lo scarto in nuova materia prima utilizzabile in altri processi industriali. Attraverso la pressatura in birrificio e poi una successiva essiccazione ad alta efficienza energetica e di tempo, si ottiene infatti una farina ricca di proteine e fibre. Sostanze che riducono il rischio di malattia coronarica e stimolano la risposta antinfiammatoria dell’organismo. La farina prodotta può essere usata per produrre integratori oppure, in combinazione con altri ingredienti, prodotti da forno e snack.
Attualmente Francesca, con il resto del team, è impegnata nello studio di altre possibili applicazioni del prodotto e nel confronto con birrifici piccoli e grandi per capire il loro interesse al progetto. I vantaggi di questo riciclo delle trebbie sono molti: oggi infatti le trebbie hanno il problema del basso valore di mercato e degli alti costi di trasporto, essendo molto pesanti, perché costituite per oltre l’80% da acqua.