Case history

I.M.A. SRL

Industria Meridionale Alcolici

www.imabiofuels.com

L’ Industria Meridionale Alcolici è una delle società di punta del Gruppo Bertolino. Fondata nel 1982 ha iniziato la sua attività di movimentazione e stoccaggio di alcool nel suo deposito costiero sito in Trapani di fronte al porto, al quale mediante 2 pipelines il suo terminal di stoccaggio è collegato per le operazioni di carico e scarico delle navi. Nel 1990 la società ha deciso di investire nella costruzione del più grande impianto, primo in Italia, a setacci molecolari, per la produzione di alcool assoluto “disidratato” a 99,9%vol: comunemente chiamato Bioetanolo. Da allora, la IMA ha aumentato la sua capacità di stoccaggio raddoppiandola ed oggi conta di un parco serbatoi capaci di stoccare fino a 36.000 metri cubi tutti in acciaio inox, unitamente ad un incremento della capacità produttiva avendone raddoppiato gli impianti per un totale di 600 metri cubi/giorno di produzione di bioetanolo.

Attività: Agroalimentare (ristorazione/prodotti/servizi)
Categorie: Impresa manifatturiera

Codice Ateco: 11.01.00

Dipendenti: 161

Ultimo fatturato: € 562.040.629

Fasi del ciclo di vita
su cui si è concentrato il progetto

Intero ciclo di vita (progetto integrato)

Finalità del progetto

Il progetto consiste nella produzione di bioetanolo da materie prime agricole sostenibili (utilizzo di materie prime residuali, quali vinacce e fecce di vino) locali, a filiera corta e non di importazione al fine di garantire un risparmio, in termini di emissioni di gas ad effetto serra, fino al 90%. Tale bioetanolo e', al momento, l'unico biocarburante liquido sostenibile in grado di valorizzare l'intera filiera italiana dal campo al distributore. Partendo dai sottoprodotti della vinificazione provenienti dai produttori vitinivicoli locali (vinacce e fecce di vino) si ottiene, per distillazione, alcol grezzo (poi trasformato in bioetanolo).
L’innovazione consiste nell’utilizzo di materie prime residuali (sottoprodotti) per la produzione di un biocarburante avanzato che non intacca la filiera alimentare e, al contempo, contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra poiché, grazie all'utilizzo di materia vegetale, viene sfruttato il processo di assorbimento dell’anidride carbonica, lungo il ciclo di vita naturale della stessa: il biocarburante che ne risulta è caratterizzato da valori di carbon footprint significativamente inferiori all'utilizzo di carburanti alternativi tradizionali. In conclusione, il bioetanolo prodotto è innovativo dal punto di vista ambientale per le seguenti ragioni: a) tutta la biomassa di partenza proviene esclusivamente da filiera corta b) tutta la biomassa utilizzata non intacca la filiera alimentare c)significative riduzioni nelle emissioni di gas ad effetto serra lungo tutta la filiera (dal campo all'utilizzo del biocarburante in autotrazione) – sostenibile in accordo al modello di economia circolare.

PODCAST

Ascolta l'intervista audio.

Maria Giovanna Gulino

Consigliere Delegato

Come viene applicato, nella pratica, il modello economico circolare nella vostra realtà aziendale? Con quali risultati?
Quali sono le eventuali criticità riscontrate nell'applicare il modello circolare all'interno della vostra azienda?
Avevate già o avete sviluppato al vostro interno specifiche competenze in tema di ambiente, sostenibilità ed economia circolare? Oppure è stato necessario ricercarle all’esterno dell’azienda
Quali sono i vostri progetti futuri legati al modello economico circolare?