Case history

MAGALDI POWER SPA

https://www.magaldi.com/it

Il gruppo Magaldi è leader mondiale nella fornitura di nastri trasportatori metallici per la movimentazione di materiali sfusi e abrasivi, a temperature estremamente elevate o in condizioni di processo difficili, che trovano applicazione in centrali termoelettriche alimentate a combustibile solido (carbone, lignite, biomasse, RDF, etc.), fonderie, acciaierie, impianti metallurgici e cementerie, con oltre 1.200 referenze in tutto il mondo.

La Magaldi persegue una politica di sostenibilità focalizzata sullo sviluppo di tecnologie innovative, in grado di competere in un'economia globale e raggiungere l'eccellenza operativa, nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza, salute e tutela dell’ambiente. Tale politica è in linea con la strategia di business e con i valori di responsabilità, innovazione, integrità, tutela della salute, sicurezza e rispetto dell'ambiente, che da sempre sono a fondamento delle attività aziendali. Queste ultime sono orientate non solo al profitto attuale ma anche e soprattutto ad uno sviluppo sostenibile del capitale economico, sociale e naturale, per le generazioni future. Attraverso l'adozione di decisioni responsabili e la ricerca di metodi innovativi capaci di impattare positivamente sull’economia locale e sull’ambiente, si punta a sviluppare tecnologie in grado di fornire benefici duraturi.

Attività: Energia (prodotti e servizi)
Categorie: Impresa manifatturiera

Codice Ateco: 282999

Dipendenti: 208

Ultimo fatturato: € 35.542.277

Fasi del ciclo di vita
su cui si è concentrato il progetto

Progettazione

Finalità del progetto

Divulgazione della tecnologia di estrazione a secco delle scorie e recupero dei metalli ferrosi, non ferrosi e preziosi. Brevetto Ecobelt Magaldi Tecnologia ZAR (Svizzera). Il trattamento delle scorie estratte a secco permette di ambire a delle performance di recupero dei metalli di gran lunga migliori rispetto al caso di scorie estratte ad umido. Si passa infatti da una condizione in cui la frazione minore di 5 mm (pari a circa il 50% delle scorie umide) non viene del tutto trattata, ad una situazione in cui il recupero del loro contenuto di metalli ferrosi e non, rappresenta la maggioranza dei metalli presenti complessivamente nelle scorie.

PODCAST

Ascolta l'intervista audio.

Vincenzo Cardo

Sales Area Manager

Come viene applicato, nella pratica, il modello economico circolare nella vostra realtà aziendale? Con quali risultati?
Quali sono le eventuali criticità riscontrate nell'applicare il modello circolare all'interno della vostra azienda?
Avevate già o avete sviluppato al vostro interno specifiche competenze in tema di ambiente, sostenibilità ed economia circolare? Oppure è stato necessario ricercarle all’esterno dell’azienda
Quali sono i vostri progetti futuri legati al modello economico circolare?