L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) è il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici. E’ stato istituito nel 1988 dalla World Meteorological Organization (WMO) e dallo United Nations Environment Programme (UNEP) con l’obiettivo di fornire al mondo una visione chiara e scientificamente fondata, sui cambiamenti climatici e sui loro potenziali impatti ambientali e socio-economici.
L’IPCC, dopo un’estate 2021 in cui si sono toccate temperature record, lancia un allarme chiaro con l’ultimo rapporto sulle cause del cambiamento climatico. I dati relativi all’aumento delle temperature, alla frequenza e alla violenza degli impatti degli eventi meteo-climatici in ogni continente fanno davvero destare preoccupazione nella comunità scientifica che studia questi fenomeni da moltissimi anni. Oggi siamo, forse al punto di non ritorno.
L’IPCC ha lanciato il suo SOS indicando come il trend delle temperature, con l’attuale ritmo di immissioni di gas, vedrà raggiunta in anticipo la soglia di sicurezza dell’aumento della temperatura media del pianeta, calcolata a 1,5 gradi centigradi rispetto ai valori preindustriali. La conferenza di Parigi aveva indicato questo valore come un valore “da non superare”. Purtroppo, ad oggi, le proiezioni scientifiche indicano comunque un aumento senza precedenti di eventi meteorologici estremi. La mole di analisi, dati, tabelle, grafici, modelli climatici sui quali hanno lavorato 234 scienziati di ogni continente, analizzando anche oltre 40mila studi scientifici pubblicati, individua stravolgimenti di ecosistemi, impatti anche su acque, città, infrastrutture, benessere e sistemi economici.
Non tutto è perduto e invertire la rotta è ancora possibile e va fatto rapidamente!
Per approfondire il rapporto Climate Change 2021: https://ipccitalia.cmcc.it/climate-change-2021-le-basi-fisico-scientifiche/