L’Onu, con l’Agenda 2030 sollecita la costruzione di nuovi sistemi di produzione e consumo sostenibili ed eco compatibili. L’industria tessile italiana risponde con un nuovo brand registrato “Agritessuti” nato per creare una filiera del tessile Made in Italy 100% ecosostenibile, con tessuti naturali e tinture green realizzate con prodotti e scarti agricoli. Pina Terenzi è la Presidente nazionale di “Donne in Campo”, associazione italiana di imprenditrici e donne dell’agricoltura che ha lanciato il marchio presentato a Roma con l’iniziativa “Paesaggi da indossare”, tra storie aziendali e una sfilata di moda fatta di abiti realizzati in tessuti naturali e tinti con ortaggi, frutta, radici, foglie e fiori.
La Moda green rappresenta una grande sfida che risponde prima di tutto alle richieste del mercato, visto che la domanda di capi sostenibili in Italia è cresciuta in appena due anni del 78%, con il 55% dei consumatori disposto a pagare di più per questo genere di abiti.
Si tratta di un modo per accendere i riflettori sul “fashion green” ovvero la moda eco frendly, un intreccio tra agricoltura, ambiente e abbigliamento che vale già 30 milioni di euro. “Se la filiera degli Agritessuti venisse incoraggiata – osservano le “Donne in Campo” – questa cifra potrebbe triplicare già nel prossimo triennio”. Secondo Terenzi per incentivare il settore, bisogna “dare vita a tavoli di filiera dedicati al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, a sostegno della produzione di fibre naturali, a cui andrà affiancata la creazione di impianti di trasformazione, diffusi sul territorio e in particolare nelle aree interne, per mettere a disposizione dell’industria e dell’artigianato un prodotto di qualità, certificato, tracciato e sostenibile”.
L’Agenda 2030 spinge verso la costruzione di nuovi sistemi di produzione e consumo sostenibili ed eco compatibili. La sostenibilità deve permeare tutto il business del tessile chiamato come gli altri settori a riformare se stesso con metodi di produzione salva-ambiente, con l’uso di tinture che sprecano meno acqua o l’utilizzo di rifiuti come materia prima. L’agricoltura dimostra di essere in prima linea in questo processo di cambiamento, con le donne promotrici di un nuovo modo di vivere la moda nel rispetto del pianeta.