Un’altra good news dal mondo dell’economia circolare! Grazie alla firma del decreto «End of waste» ad opera del Ministero dell’Ambiente circa 1 milione di tonnellate di pannolini non verranno più bruciati negli inceneritori né gettati in discarica, ma verranno recuperati e diventeranno tecnicamente materia prima seconda. Questi sono i giusti passi per un futuro ambientalmente sostenibile.
I vantaggi, in termini numerici, sono piuttosto significativi. Infatti per ogni tonnellata di pannolini trattati si evita l’emissione in atmosfera di 168 chili di anidride carbonica e inoltre è possibile produrre fino a 150 kg di cellulosa, 75 kg di plastica e 75 kg di polimero super assorbente.
Esiste in Italia una tecnologia unica al mondo, in grado di valorizzare i prodotti assorbenti per la persona usati e di trasformarli in plastica, cellulosa e polimero super assorbente, garantendo vantaggi ambientali ed economici per tutti. Quello della FaterSmart è un impianto attivo da alcuni anni in provincia di Treviso, ma finora mancava il decreto che consentiva il riutilizzo dei materiali (in termini tecnici: materie prime seconde) ricavate dal riciclo di assorbenti usati (pannolini, pannoloni per incontinenti e assorbenti igienici femminili). Ora, dopo la firma del decreto da parte del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, l’impianto FaterSmart di Lovadina di Spresiano può operare nell’ambito dell’economia circolare. L’Italia così può vantarsi di essere il primo Paese al mondo con una legge che introduce il recupero delle materie prime seconde da prodotti assorbenti usati per la persona.