Il 29 ottobre è stato presentato l’undicesimo Rapporto GreenItaly della Fondazione Symbola e di Unioncamere (promosso in collaborazione con Conai, Ecopneus e Novamont, con la partnership di Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne srl ed Ecocerved, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) che misura e pesa la forza della green economy nazionale.
Lo scenario presentato nel rapporto restituisce un’immagine dell’Italia come di uno dei paesi europei più green e le cui imprese, grazie proprio all’attenzione alla circular economy, sembrano affrontare meglio la crisi economica in atto. I dati ci dicono che, negli ultimi 5 anni, 432 mila imprese italiane hanno fatto grandi investimenti sulla green economy e sulla sostenibilità in generale, con l’obiettivo di dotarsi di strumenti e tecnologie per affrontare in modo competitivo il futuro.
Gli investimenti green delle imprese sono in grado di generare, solo in Italia, 3,1 milioni di green jobs, che tradotto fa il 13,4% degli occupati. Possiamo dire che il nostro Paese è “una superpotenza” nell’economia circolare e ha la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti: il 79%, il doppio rispetto alla media europea.
Il presidente della fondazione Symbola, Ermete Realacci, nel corso della presentazione ha sottolineato con forza e convinzione che esiste un’Italia pronta a recepire e valorizzare il recovery fund e che la green economy è sicuramente la migliore risposta alla crisi che stiamo attraversando. Quindi lavorare per costruire un’economia più a misura d’uomo e più in grado di affrontare il futuro, può diventare la missione del paese.
Per approfondimenti sul rapporto: https://www.symbola.net/live/evento-greenitaly-2020/