Sono numerose le fonti che prevedono nel futuro un ruolo determinante per la circular economy nell’offrire nuove opportunità di lavoro. Le professioni più richieste saranno quelle che prevedono competenze tecniche specifiche, ma anche capacità gestionali e di networking che permettano di attivare i numerosi sistemi di interazione tra attori delle filiere produttive, necessari per realizzare logiche circolari.
Lo sviluppo e la diffusione di business e cicli produttivi circolari, richiederà alle imprese di disporre delle giuste competenze. Competenze che numerosi attori della formazione stanno cominciando già da qualche tempo a proporre nei propri percorsi formativi, sia a livello universitario che post universitario e della formazione professionale.
Si tratta di sviluppare non solo competenze di tipo tecnico, ma anche e soprattutto di tipo gestionale e di networking, per poter interconnettere opportunamente tutte le realtà che si interfacciano nella logica circolare, fornendo valore aggiunto al processo produttivo.
La presa di consapevolezza da parte delle aziende del valore generato da processi produttivi sostenibili, sta determinando un cambiamento sostanziale sia nella cultura delle organizzazioni che dei singoli utenti-consumatori. Si tratta di evoluzioni nelle logiche produttive che oggi le imprese hanno bisogno di cogliere e valorizzare al proprio interno, anche e soprattutto attraverso percorsi di acquisizione di conoscenze e competenze nuove, in grado di sostenerne e guidarne l’evoluzione verso quella circolarità che la maggior parte degli economisti oggi individua come elemento imprescindibile per uno sviluppo economico sostenibile e duraturo.
E’ per questo che le aziende cominciano a ricercare i Circular Economy Manager, che avranno il compito di rendere possibile la transizione da un modello di business lineare a circolare, attraverso l’applicazione di uno o più modelli indotti dalla circolarità. Una figura del genere è ancor più importante nella costellazione delle PMI italiane che, spinte anche dalla legislazione comunitaria e nazionale legata all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e dai trend di mercato, saranno tutte obbligate nei prossimi anni ad abbracciare questa rivoluzione culturale e produttiva.
Sono questi i temi che verranno affrontati nel workshop dedicato alla cultura ed alle skill per la sostenibilità, che si terrà giovedì 16 maggio ore 14 presso la Fiera di Roma, nell’ambito di EXCO2019 (la Fiera Internazionale per la Cooperazione allo Sviluppo Sostenibile): registrati gratuitamente per partecipare
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