Sono oltre 432mila le imprese italiane che in questi ultimi 5 anni hanno investito o stanno investendo in prodotti e tecnologie sostenibili per fare economia circolare, ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2.
Come evidenziato dal rapporto Greenitaly di Fondazione Symbola, il 21,5% delle imprese sta investendo nel 2019 su prodotti e tecnologie green. E’ anche per questo che nei prossimi 5 anni si prevede che l’economia circolare offrirà il 20% delle opportunità di lavoro.
Si sono ad esempio diffuse in modo esponenziale le energie rinnovabili. L’Italia è il settimo paese al mondo per valore degli investimenti nell’ultimo decennio (dopo Cina, Usa, Giappone, Germania, Gran Breatgna e India).
E le imprese guidate da giovani under 30 sono in prima linea negli investimenti green: ben il 47% ha fatto eco-investimenti, contro il 23% delle over 35.
Rispetto ai rifiuti l’Italia è il paese europeo con la più alta percentuale di riciclo, con il 79% dei rifiuti totali avviati a riciclo, il doppio rispetto alla media europea (38%) e superiore rispetto a tutti gli altri grandi paesi europei.
L’attenzione delle imprese italiane per l’ambiente è evidente anche nella crescita dei brevetti green. Complessivamente sono 3.500 negli ultimi 5 anni, il 10% dei brevetti europei.
Siamo anche il terzo Paese al mondo, dopo Cina e Giappone per numero di certificazioni ISO 14001 (la norma internazionale che definisce come un’impresa può sviluppare un efficace sistema di gestione ambientale).
Come evidenzia Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola, al crescere degli investimenti green, aumentano anche il fatturato e gli occupati delle imprese. Le performance previsionali per il 2019 delle imprese che hanno investito in prodotti e tecnologie ecosostenibili nel triennio 2016-2018, sono infatti decisamente superiori rispetto a quelle delle imprese che non lo hanno fatto: il 26% prevede un aumento del fatturato (contro il 18%), il 19% un incremento dell’occupazione (contro l’8%) e il 33% una crescita delle esportazioni (contro il 20%).
L’accelerazione sul fronte della sostenibilità evidenzia che l’impegno in questo campo da parte dell’industria italiana non è più casuale o sperimentale, ma è diventato un elemento strategico dello sviluppo e del business.