Con l’approvazione delle nuove misure in materia di clima “l’Europa ha lanciato il guanto di sfida alla politica industriale senza precedenti”. Con questa dichiarazione, Aurelio Regina, Delegato per l’Energia e la transizione energetica di Confindustria, mette in evidenza il salto che l’industria è chiamata a fare per adeguarsi alle nuove misure contenute nel pacchetto approvato dall’UE.
Le misure adottate hanno l’obiettivo di imporre un cambio di rotta alle politiche in materia di clima, energia, uso del suolo, trasporti e fiscalità idonee a ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Con questo intervento l’Unione Europea esprime con ancora più forza la necessità di allineare la legislazione comunitaria agli obiettivi climatici contenuti nel Green Deal. Obiettivi resi vincolanti dalla legge europea sul clima approvata il 28 giugno scorso.
Regina sottolinea come il sistema industriale dovrà confrontarsi con un obiettivo ambientale importante, con una ripercussione sulle generazioni future, che deve impegnare l’intera società a finalizzare un quadro di riferimento capace di coniugare l’obiettivo di rendere green l’economia UE senza penalizzare paesi come l’Italia che hanno progressivamente aumentato gli sforzi per accelerare la transizione energetica e ambientale, raggiungendo oggi posizioni di frontiera in molti settori economici.
Nell’intervista del 20 luglio al Sole 24 Ore, il Delegato per l’Energia e la transizione energetica di Confindustria, sottolinea l’importanza di un’interlocuzione con il Governo e con Bruxelles per definire rapidamente una visione strategica di politica industriale per il Paese identificando da subito le linee d’intervento ed i tempi per la riconversione dell’industria che ha di fronte un obiettivo sfidante.
Per approfondire il pacchetto “Fit-for-55”: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_21_3541