60 Case History relativi ad alcune delle principali eccellenze industriali in tema di economia circolare. Sono questi i contenuti proposti dalla sezione dedicata del sito economiacircolare.confindustria.it, in cui sono raccolte le schede descrittive di altrettante esperienze e progetti aziendali, raccontati dalla viva voce di imprenditori e manager che hanno fatto dei temi legati alla sostenibilità e all’economia circolare un driver di sviluppo per le proprie imprese.
Dal manifatturiero ai servizi, aziende piccole, medie e grandi afferenti ad una molteplicità di comparti produttivi, presentano le principali caratteristiche dei progetti e dei modelli di business “circolari” che hanno sviluppato negli ultimi anni. Partendo dalle caratteristiche generali dell’impresa, i singoli case history tracciano un quadro sintetico e schematico che identifica le fasi del ciclo produttivo interessate dal progetto di circolarità, oltre agli specifici obiettivi dell’intervento, alle modalità applicative, alle eventuali criticità affrontate, alle competenze sviluppate ed alle future prospettive di sviluppo.
Un database sicuramente rappresentativo delle tante realtà industriali che in Italia hanno già colto le potenzialità ed il valore della sostenibilità, attivando processi di transizione dal modello economico lineare a quello circolare e verificandone l’efficacia in termini di produttività e valore aggiunto, sia sul fronte economico che su quello del riconoscimento da parte di consumatori, Istituzioni e partner, fornendo così un effettivo vantaggio competitivo a queste imprese.
La raccolta di Case History presenta i casi in ordine alfabetico, ma è possibile effettuare anche una ricerca specifica per dimensioni aziendali, territori, macrocategorie produttive e fasi del ciclo aziendale su cui impatta il modello circolare.
La raccolta dei Case History continuerà nei prossimi mesi, con l’obiettivo di arrivare alla mappatura completa e, soprattutto, alla valorizzazione delle esperienze e delle eccellenze italiane in tema di circolarità, puntando ad attivare quei processi di condivisione e contaminazione che permetteranno al nostro sistema produttivo di essere sempre più sostenibile e competitivo.