Che l’economia circolare passi anche dall’edilizia ne sono certi sia al Ministero dell’Ambiente che alla Luiss Business School. Grazie al successo del Superbonus 110%, approvato un paio di mesi fa e ai lavori in corso per il decreto “End of Waste” sulle costruzioni, il mondo dell’edilizia sembra tornato ad essere al centro delle attenzioni.
Con il Progetto Italia 2030, dedicato al futuro del nostro Paese in tema di sostenibilità, il Ministero dell’Ambiente e la Luiss Business School, hanno coinvolto molteplici attori pubblici e privati allo scopo di avanzare proposte che possano dare slancio all’economia circolare: alla digitalizzazione del settore edile, all’ibridazione dei materiali, fino alla valutazione del ciclo di vita del prodotto.
Dopo un lavoro di confronto approfondito è stato redatto il position paper “L’economia circolare: un’opportunità per ripensare le costruzioni”. Nel documento si affrontano le problematiche connesse con l’implementazione dei principi di economia circolare nella filiera delle costruzioni, con particolare riferimento al contesto socio-economico italiano. Il passaggio da un’economia lineare ad una circolare, è analizzato attraverso livelli distinti di intervento che includono: rifiuti da costruzione, materiali e componenti edilizi, criteri di progettazione sostenibile e gestione digitale delle costruzioni.
Consulta il position paper.